A tutti quelli che guardano fuori dalla finestra pensando che la vita migliore sia oltre il vetro, a tutti quelli che consumano la mente per arrancare lontano e scappare, a tutti quelli che si oppongono con rabbia e fastidio a questo evento epocale…ringraziamo di essere vivi e raccogliamo nelle mani questi attimi infiniti e di un silenzio assordante. Perdiamoci negli occhi di chi ci sta accanto sorprendendoci di quanto possiamo trascorrere con lui o con lei un tempo lento e sinuoso, un tempo di paura e di speranza. Accoccoliamoci nel mare immenso che si agita nello sguardo dei nostri figli, in quella nave pronta a fendere con la prua alzata le acque misteriose del futuro e godiamo del loro attracco forzato al porto delle nostre case, godiamo della loro continua presenza così innaturale eppure così speciale. Una lunga sorsata di intimità rubata al dipanarsi, a volte troppo veloce, degli anni.